MESSAGGI RICEVUTI/Ritrovarsi
DA MISTRETTANEWS
PER LA RICERCA
DI AMICI D'INFANZIA
PERDUTI
Mercoledì 12 ottobre 2011 - 00:05
GIULIO OREFICE - ROMA
Messaggio - Sono docente di storia e filosofia, nella stessa scuola dove da giovane ho studiato ed ho conseguito la licenza superiore. La mia famiglia ha origini siciliane, ed avendo conosciuto mio nonno, sono rimasto affascinato dalla sua imponente moralità, senso del dovere e di giustizia : Un personaggio gattopardiano, orgoglioso della sua origine arabo normanna. So che frequentò molto Mistretta, affascinato dalla grandezza di un Barone mistrettese credo Gagliardo o Miraldo votandosi con gioia, come avevano fatto i suoi avi, alla ricerca, che lui stesso definiva certosina, di tutto ciò che potesse illuminare ancora di più la fama e le origini del casato del barone. Un sapore di Artù e Lancillotto che ancora pervadono i suoi scritti e le sue memorie. Desideroso di saperne di più ho appreso che Ella, Egregio Dottore è tra i più attivi cultori di quelle zone e di quei tempi. Ritengo pertanto utile, qualora di Suo gradimento uno scambio di notizie al fine di poter arricchire le reciproche conoscenze. Con cordialità Giulio Orefice.
RISPOSTA
Mercoledì 12 ottobre 2011 - 09:5
Ricevo e leggo con piacere il suo messaggio, a cui rispondo subito e come posso. Noto che siamo quasi colleghi, essendo stato anch'io docente (molto precario) di Filosofia. Sono giornalista pubblicista e, forse, anche in quanto tale, mi trova un po' "impreparato" sul tema dell'indagine relativa alla ricerca delle sue antiche radici familiari. Forse il nome del barone potrebbe essere Migaido. Non ne sono sicuro. C'era, comunque, un antico feudo che portava e porta ancora questa denominazione topografica, al confine tra i Comuni di Mistretta e Pettineo. Lì ci sono ancora tracce medievali... Le indico, comunque, alcuni dati di persone e istituzioni che potranno aiutarla meglio di me, essendo meglio di me qualificate e, avendo fatto ricerche specifiche nel settore storico, sono stati a contatto diretto con documenti di archivio del passato.
Giovanni Travagliato, professore di Storia dell'Arte/Università di Palermo; Architetto Mariano Bascì, Varedo/Milano; Biblioteca Comunale/Archivio storico comunale, Centro culturale, telefoni: 0921-383840 / 0921- 382053. Per i numeri di cui sopra contattare la dirigente Nella Faillaci, esperta di storia, archivistica, dei simboli araldici e delle famiglie nobiliari di Mistretta. Un'altra fonte in tal senso è il Cimitero monumentale della città, dove non mi pare ci siano indizi relativi al barone da lei citato. Professore Franco Cuva, Mistretta.
Aggiungo, infine, che il suo cognome mi costringe a fare riferimento a un noto e prestigioso giornalista televisivo della Rai di alcuni anni fa. Ma questo è un dettaglio che le chiedo solo per curiosità, essendo lei di Roma. Se vuole altre informazioni sono a sua disposizione, nei limiti delle mie possibilità. La saluto caldamente. Mi può trovare, ahimè, anche su Facebook.
Sebastiano Lo Iacono/Mistrettanews senza frontiere http://www.mistretta.eu
IANO CARUSO - LIMBIATE
Lunedì 10 ottobre 2011 - 11:23
Carissimo Sebastiano, sono sicurissimo che quello che tu, e altri come te, si impegnano a fare per una Mistretta migliore non sia da sottovalutare, ma da migliorare con i giovani e con l'Amministrazione che oggi governa Mistretta. Mi dispiace non esserti di aiuto per il tuo lavoro, ma se posso fare qualcosa per te fammelo sapere. Penso di non conoscere personalmente il signor sindaco di Mistretta, Iano Antoci, ma quando, da ragazzino, abitavo a Mistretta le famiglie Antoci erano due: il macellaio e il rivenditore di cemento, chiodi, petrolio ecc., e, quindi, non sono in grado di sapere (il che non toglie nulla) a che famiglia appartenga. Solo curiosità. Ti dico questo perché sono molto amico di Tanino (oggi consigliere?) Antoci e di suo fratello che lavorava presso una banca di Mistretta. Mi dispiace moltissimo per la morte di Mario De Caro, che, per molti di noi, ragazzini di allora, e anche dopo anni, rimaneva un gradino sopra di noi per le sue battute, e che invidiavamo per il padre grande pasticciere e gelataio. Ora ti saluto caramente.
Iano Caruso - Limbiate
RISPOSTA
Lunedì 10 ottobre 2011 - 14:12
Il sindaco Iano Antoci è il fratello di Tanino, già direttore di una banca locale. (...) Mario De Caro, poi, era anche per me un pezzo di Mistretta. Indimenticabile. Grazie del messaggio.
Un saluto affettuoso e a presto da Sebastiano
Domenica, 9 ottobre 2011 - 07:31
Iano Caruso da Limbiate (MB)
Messaggio: Caro Sebastiano, per la prima volta visito Mistrettanews, e ti posso dire che lo trovo molto interessante. Per tutti quelli che come me, per tanti motivi, si sono allontanati da Mistretta, vedere il tuo sito tocca il cuore e l'anima. Purtroppo, è la vita. Manco da Mistretta, sia pure con sporadiche comparse, dal lontano 1963, e per tanto vorrei mandare un caro saluto a tutti i coscritti del 1948. Ad maiora. Ciao.
Risposta Mistrettanews
Domenica 9, ottobre 2011 - 09:03
Carissimo Iano, la tua mail mi commuove, mi stimola e incita a proseguire. Se devo dirlo, ho solo un obiettivo: scrivere e rivolgermi ai mistrettesi che sono partiti ed emigrati. Anche se non ci conosciamo, penso che ci si possa dare del tu. Questo dialogo, per me, è molto importante. Grazie delle parole di apprezzamento. Un saluto caldissimo da Sebastiano Lo Iacono e da Mistrettanews.
28 Settembre 2011
Gaetano Dongarrà e Ciccio Di Bernardo Amato
Da Palermo a Pordenone, passando per Mistretta
Lunedì 5 settembre 2011 - 22:29
Gentile Dr. Lo Iacono, mi permetto di scriverle, in qualità di quasi mistrettese, per chiederle
l'indirizzo mail di Ciccio Di Bernardo. Ho origini mistrettesi (mio padre),
sono cugino di Tanino Catania, ho trascorso dall'età di circa 8-9 anni fino
al periodo universitario tutte le estati a Mistretta a casa dei miei zii (e
le estati a quel tempo duravano dal 1 giugno al 30 settembre). Mistretta mi è quindi rimasta nel cuore come mio luogo di crescita e formazione. Ho avuto
modo di conoscere, anzi, di crescere insieme a Ciccio (e Gaetano Salamone),
con il quale eravamo molto amici ed affiatati compagni di gioco (a quel
tempo prevalentemente calcio). Casualmente, parlando con Tanino, tra i
ricordi è saltato fuori Ciccio. Ho cercato il suo indirizzo mail su internet
ma non sono riuscito a trovarlo, mentre sono entrato nel sito mistrettanews.
Confesso che non ho ancora letto nulla, tanta era la mia voglia di trovare
l'indirizzo cercato, ma lo farò presto. Sono certo che lei potrà fornirmelo
o mettermi in contatto con Ciccio per poterlo riabbracciare, almeno on line
nella speranza di incontrarci nuovamente a Mistretta.
Grazie.
Gaetano Dongarrà - Palermo
RISPOSTA MISTRETTANEWS
Ciccio Di Bernardo Amato
Vive a Pordenone, dove esercita la professione di affermatissimo
cardiologo. Ma si occupa da tempo di poesia e letteratura,
con numerose pubblicazioni di autentico valore. Qualche anno fa, a Mistretta, ha ricevuto il premio alla carriera
"Maria Messina". E' stato, ad agosto, solo per pochi giorni di nuovo a Mistretta. So che gli farà piacere (un piacere dell'anima) ritrovare un amico.
Un saluto da Sebastiano Lo Iacono
Martedì 6 settembre 2011 - 13:10
Grazie per la sua cortesia. Sono convinto che ci conosciamo, almeno di
vista. Io attualmente lavoro all'università come prof. ord. di geochimica
ambientale. Recentemente sono stato relatore di tesi di Daniela D'Andrea,
sua concittadina. Scriverò subito a Ciccio.
Cordiali saluti.
Gaetano Dongarrà
MISTRETTA MEMORY
"Compagni di scuola e di classe,
compagni
di squadra e di banda, compagni di
niente",
a cura di Mariano Bascì
COMPAGNI DI SCUOLA CERCASI
25/01/10 - 6:14:59 pm
NOTIZIE SULLA FAMIGLIA SEMINARA DA ROMA
Sono un Dirigente scolastico di Roma; la mia famiglia è originaria di Mistretta (Famiglia Seminara). Sto facendo una ricerca storica sulle sue origini, grazie anche ad alcune notizie avute tramite mia madre e dalla famiglia Sidoti, di cui siamo parenti. Ho visitato il vostro sito ed ho trovato anche qui alcune notizie utili per la mia ricerca. In particolare vorrei potermi mettere in contatto con la professoressa Nella Sidoti, di cui ho letto alcuni scritti anche sul vostro sito, ma anche, se fosse possibile avere ulteriori informazioni sui Seminara. Chissà se, anche tramite il vostro archivio storico, potrei avere informazioni e/o immagini? Il mio
bisnonno era Antonino Seminara, figlio di Giuseppe Seminara (fu Antonino) e di Caterina Sgroppo. Potete aiutarmi, dandomi anche indicazione a chi mi potrei rivolgere. Vi ringrazio per la cortese attenzione ed invio cordiali saluti Lucia Cagiola. ROMA
"La nostalgia di quel panino con la mortadella"
LETTERA DI TANINO CATANIA A FRANCESCO DI BERNARDO AMATO
15/01/10 10:49:06 am
Caro Ciccio, finalmente, grazie alla lodevole iniziativa di Tatà Lo Iacono, che permette a tanti amici di potersi ritrovare, anche se per via telematica, ti ho rivisto con stupore nelle foto per le vie di Mistretta, dove credo non venivi da anni.
Io non sapevo più nulla di te, come di tanti altri vecchi amici di infanzia. Scoprire il sito di Tatà mi ha dato la grande gioia di un tuffo nel passato. Ne sono passati di anni (io ne ho 62) e ormai si vive di ricordi. Rivedere i compagni di giochi e di scuola riempie il cuore di tanta, ma tanta commozione. Volevo scriverti subito dopo aver avuto il tuo indirizzo di posta elettronica, ma prima di Natale sono caduto in campagna e mi sono rotto il malleolo, quindi sono stato costretto per un po’ di tempo a restare in ospedale.
Ho appreso che sei un eccellente medico e un sublime poeta. La classe non è acqua. Anche ai nostri tempi eri un piccolo genio; sei stato sempre molto bravo sia culturalmente che come amico e compagno di giochi.
Io ora sono un pensionato, ho lavorato in banca per 35 anni quasi tutti al Banco di Sicilia di S. Stefano di Camastra, dove continuo a vivere con la mia famiglia. Ho fatto anche il consigliere comunale e recentemente l’assessore di questo Comune. Mi sono sposato, ho tre figli maschi, di cui due nell’ambito militare (il più grande è stato proprio a Pordenone per un anno) e l’altro si deve laureare il prossimo mese in Lettere Moderne (ha frequentato pure lui il glorioso Liceo di Mistretta). Di recente ho comprato un pezzo di terra vicino al mare, dove ho costruito una villetta, a pochi chilometri da Torremuzza e da S. Stefano di Calastra. Spero che se verrai a Mistretta questa estate mi onorerai di averti ospite per un pranzo o una cena. Sono diversi anni ormai che non salgo più a Mistretta d’estate, ormai lì non ho più nessuno. Dopo la morte dei miei genitori e di mio fratello (il cancelliere) ho venduto la casa, dove c’era anche quella piccola “putia” dove ogni mattina, prima di andare a scuola, “don Lucio“ (mio padre) ti preparava il panino con la mortadella. Ricordo con molto affetto anche tua mamma che veniva tutti i giorni a fare la spesa e a scambiare quattro chiacchiere con i miei. Spero veramente che il Signore ci possa dare questa piccola gioia di poterci riabbracciare questa estate, sia con te e sia con tanti altri vecchi compagni che in agosto ritornano a Mistretta.
Un affettuoso saluto ai tuoi e per te un caloroso abbraccio.
Tanino Catania - Santo Stefano Camastra (ME)
16/01/10 8:05:17 am
Carissimo Tanino, la tua bellissima lettera al comune amico Ciccio Di Bernardo va pubblicata nel sito. L'ho fatto subito. Ha un sottofondo poetico che si nutre di quella "nostalgia" che ci prende quando il tempo (ahinoi!) passa, come il fiume di Eraclito. Ad ogni modo, speriamo di incontrarci. Inutile dire che conoscevo tuo padre e, soprattutto, quel "gran signore" che è stato tuo fratello. Il "cancelliere Ciccio" amava la fotografia e affrontò veementi e sacrosante battaglie civili per la difesa del Tribunale di Mistretta, nonostante incomprensioni e ostilità. Lo difesi e sostenni spesso. Anche sui giornali. Ti ringrazio ancora per i lusinghieri giudizi sul sito. Intanto, vorrei venire a Santo Stefano per ritrovare il padre di un mio omonimo (di nome e cognome), nonché mio lontano cugino, che vive a Trieste e che lì ha suonato il clarinetto nell'orchestra del teatro "Verdi". Anch'egli mi ha rintracciato tramite il sito. Siamo già in contatto. Ma per quanto riguarda suo padre Giuseppe non so come rintracciarlo a Santo Stefano. Se hai qualche dato in merito, mi risparmieresti di chiedere dove abita. Un affettuoso saluto da Tatà Lo Iacono
07/01/10 9:27:35 pm
Ciao, caro Sebastiano, finalmente ho potuto visitare il tuo bellissimo sito. Ho potuto vedere anche le foto dei tuoi: tuo padre me lo ricordavo proprio come in una delle foto che hai caricato nel sito. Le immagini di tuo padre "da grande" mi fanno tornare in mente il mio caro nonno Sebastiano. D'ora in poi visiterò più spesso il tuo sito, computer permettendo... Ammetto di non essere molto pratico con l'informatica ma non preoccuparti perché, tra la mia volontà di imparare e l'aiuto di mio figlio, qualcosa di buono sono sicuramente in grado di fare. Stamani, qui a Trieste, ho incontrato il dottor Passarello ed il signor Luigi Grimaldi, anch'egli tuo compaesano; ho fatto loro presente il tuo magnifico sito, invitandoli a visitarlo.
Ho parlato con mio padre di te e del tuo sito; anche se lui è stato più a contatto con tuo fratello, mi ha riferito di conoscerti. A sua detta, una delle ultime volte che lui ti ha visto è stata quando il coro di Mistretta
si è esibito alla società operaia di Santo Stefano.
Ancora auguri di felice anno nuovo a te e alla tua famiglia.
Sebastiano Lo Iacono di Giuseppe - Trieste
08/01/10 9:52:17 am
Carissimo, ho ricevuto il tuo messaggio. Lo inserirò, come gli altri, nella pagina dei Contatti e del Forum. Grazie della visita e dei giudizi lusinghieri. Mi fanno piacere. Lo confesso. Ti prego di porgere i miei saluti al dottor Passarello e al signor Grimaldi, di cui non ho gli indirizzi mail. Se scendo a Santo Stefano mi riprometto di andare a trovare tuo padre. Per quanto riguarda l'accessibilità al mio sito, ho fatto le verifiche
e non ci dovrebbero essere problemi. Quindi, penso che nel tuo PC c'era da attivare alcune applicazioni per le pagine Internet che hanno contenuti audio e video particolari. Ad ogni modo, se ora tutto funziona, mi fa piacere.
A presto. Un caldo abbraccio da Sebastiano Lo Iacono da Mistretta.
28/12/09 9:25:15 pm
SEBASTIANO LO IACONO NEL MONDO
Salve, sono Sebastiano Lo Iacono, il figlio di zio Peppino, di Santo Stefano di Camastra... Non è uno scherzo.
Sono quello che per lavoro si è trasferito tanti anni fa a Trieste, nel profondo Nord, dove ho svolto la mia professione di primo clarinetto del teatro "Giuseppe Verdi". Sei il nipote del vecchio zio Giuseppe, il Cavaliere, vero? Io lo conobbi a Mistretta, quando venni a suonare con la banda di Santo Stefano, alla fine degli anni Cinquanta. Hai per caso un altro fratello o cugino o un altro parente giornalista? So che ce ne dovrebbe essere uno a Milano, del quale non ricordo momentaneamente il nome. Spero che possiamo conoscerci di persona quando scenderò (spero in primavera) a Santo Stefano.
Un saluto e un augurio di Buone Feste a te e alla tua famiglia.
RISPOSTA
29/12/09 8:07:35 am
...dunque: ti chiami come me. Omonimi al 100 per cento. Mio padre aveva parenti e cugini a Santo Stefano. Li ricordo, quando, da piccolo, si visitavano a vicenda. Mio padre (non mio zio) era il "cavaliere" (quello vero, come dici tu). A Mistretta era notissimo. Quasi una "istituzione". Mi pare di avere incontrato con lui, moltissimi anni fa, un parente Lo Iacono che suonava nella banda e che ne fosse stato anche il maestro direttore. Ma è un ricordo confuso. Ho incontrato altri Lo Iacono, anche recentemente, a Santo Stefano che hanno lo stesso tuo ricordo. Ho un fratello giornalista, ma non abita a Milano. Vive e lavora tra Mistretta e Messina, e scrive per la "Gazzetta del Sud", come io ho scritto per tanti anni per il "Giornale di Sicilia". La tua email mi ha fatto grande piacere. Dobbiamo rivederci e conoscerci.
Ti fornisco altri dati: ho uno zio, che è stato per molti anni parroco a Marina di Caronia, anch'egli aveva buoni rapporti con un signore di Santo Stefano, che faceva l'autista, ed era un nostro lontano cugino. Quest'ultimo, anche con mio padre si vedevano spesso. Della famiglia paterna (che erano circa 13: da qui il soprannome di “Tredicino”) rimane in vita solo lo zio Giovanni sacerdote, che abita a Palermo e ha ben 93 anni. Mio padre Giuseppe è morto da circa 3 anni, all'età di 92 anni. Mia madre da 10 e conosceva molta gente di Santo Stefano. So che nella tua famiglia ci sono molti musicisti di talento. Se vai nel mio sito c'è qualche foto di mio padre. Ti mando i miei più affettuosi auguri di ogni bene.
Sebastiano Lo Iacono da Mistretta (fu Giuseppe, tanto per non confonderci...).
Anche perché quando ho ricevuto la tua mail con il mio stesso nome mi è preso quasi un colpo. Ho pensato che il computer fosse stato attaccato da qualche virus e che il server del mio sito fosse impazzito...
Ad ogni modo, ancora auguri di Buon Natale sempre... A presto.
29/12/09 10:34:40 pm
Ciao Sebastiano, innanzitutto sono contento di aver ricevuto la tua risposta, tra l'altro anche molto rapida! Proprio perché poteva sembrare uno "scherzo" ho puntualizzato, all'inizio della precedente mia, che di bufala non trattavasi ... Mi ha fatto molto piacere leggere le righe che mi hai scritto: per certi versi, è stato un bel "tuffo" nel passato. Proprio leggendole, mi balza più chiaramente agli occhi il grado di parentela tra mio nonno e tuo padre: erano cugini primi. Tuo zio era parroco a Marina di Caronia? Bene, pensa che mio figlio è stato battezzato all'età di un anno, il 27 agosto 1983, proprio a Marina di Caronia...da tuo zio!
Anche a noi, a Santo Stefano, ci conoscono (soprattutto le persone più avanti con l'età) come i "Tredicini" o, meglio, come i discendenti dei "Tredicini". Sono venuto a conoscenza della morte di tuo padre qui a Trieste attraverso il mio amico Dott. Benedetto Passarello che, come ben saprai, è tuo compaesano.
Nella mia famiglia abbiamo suonato tutti. Mio padre suonava il trombone nella banda; mio fratello Calogero insegna musica a Tusa; mio fratello Gaetano è primo oboe al teatro "Massimo Bellini" di Catania. Ad ogni modo, suppongo ti ricorderai di mio padre. Anche a me farà molto piacere poterti conoscere di persona e, per intanto, ti mando in allegato la pagina, con la foto ed un breve curriculum vitae, estratta dalla locandina di un concerto tenutosi al teatro "Verdi" di Trieste alcuni anni fa.
Rinnovo gli auguri di buone Festività per te e la tua famiglia.
Sebastiano Lo Iacono (di Giuseppe). Trieste
30/12/09 9:23:53 am
Messaggio ricevuto. Immagine compresa. Grazie. Ammetto che questo contatto tra due Sebastiano Lo Iacono mi commuove. A prescindere dalle origini comuni. Avere un parente omonimo, nonché musicista, poi, mi affascina ancora di più. Amo la musica, ma, purtroppo, è uno dei linguaggi che mi manca da sempre. Nel mio sito (http://www.mistretta.eu), dove ci sono tante cose, ho inserito i tuoi messaggi e le mie risposte. Ci sono due pagine che, appunto, appartengono a una rubrica che si chiama "Ritrovarsi" e "Contatti". I link li troverai nella pagina Ultim'ora e altrove. Aggiungo che mi piace anche il titolo che hai dato alle tue email: Sebastiano Lo Iacono nel mondo. Teniamoci in contatto. Il passato è il nostro presente. Le nostre radici sono il nostro futuro. Un grande abbraccio con la speranza di ritrovarci (fisicamente)
per la prossima estate.
Ti invito, fin da ora, per una giornata conviviale, nella mia campagna di Cicè, da dove si ammira, a distanza, come toccandolo con la mano, il Santuario del Letto Santo di Santo Stefano, e dove mio padre il cavaliere andava spesso, e che io ho fatto rinascere.
Sebastiano Lo Iacono (a Mistretta, detto Tatà).
30/12/09 - 4:56:51 pm
Caro cugino, sono commosso delle belle parole arrivatemi; traspare la tua spiccata sensibilità e sicuramente ci incontreremo di persona. Ti ringrazio sin da ora per il tuo gentile invito.
A presto Sebastiano - Trieste
07/11/09 - 7:33:52 pm
Nello Di Salvo
Provenienza: Barcellona P.G. (Messina)
Messaggio:
Desideravo avere notizie sulla famiglia Di Salvo di Mistretta.
Mio padre era mistrettese, figlio del Brigadiere dei Carabinieri, Sebastiano Di Salvo, nato a Mistretta il 19 aprile 1897. Vorrei sapere dei suoi fratelli e sorelle. So solo che le sorelle sono emigrate in America, forse Los Angeles, e un fratello viveva a Mazzara del Vallo. Potete fornirmi informazioni? Ringraziandovi anticipatamente porgo
Distinti saluti. Avv. Nello Di Salvo
28/08/09 12:24:06 pm
Ho radici mistrettesi e da poco, quasi per caso, ho scoperto la corposa presenza di siti web riguardanti la mia città natale. Tra le mails in memoria del professore Enzo Romano mi ha piacevolmente commosso quella del dottor Marchese, che, probabilmente, ho occasionalmente conosciuto in età adolescenziale, laddove rammenta le "acchianate e scinnute", lungo il corso con Filippo Di Salvo e il cugino Grazino Lo Presti. Il primo, era mio zio materno; ed il secondo mio cugino in seconda: entrambi continuano a essere per me riferimento, stabile ricordo e insegnamento. Mi fa particolare piacere riscontrare che, a distanza di oltre 30 anni (ci lasciarono precocemente all'età di 46 anni, a pochi mesi di distanza tra loro) qualcuno li ricordi ancora. Grazie, dunque, dottor Marchese, per le sue parole, che, pur per me non senza malinconia, hanno rievocato Pino e Razzinu.
Alessandro Patti/ MERATE (Lecco)
Alfonso Marchese risponde
30/08/09 11:38:05 pm
Grazie per avermi dirottato il messaggio di Alessandro Patti, che avrei il piacere d'incontrare nel mio prossimo soggiorno a Mistretta: dall'8 al 14 settembre. Conosco la mamma Mirella e la zia Marisa, per il semplice fatto che eravamo vicini di casa. Ho conosciuto anche il papà che faceva a suo tempo il “filino" a colei che poi sarebbe diventata sua moglie. Filippo, lo zio di Alessandro, fu per me una guida in anni di turbolente adolescenza. Era di piglio duro. Ma aveva un grande senso dell'ironia. Era anche una persona timida, ma non per questo rinchiusa in se stesso. Tutt'altro. La politica era la sua passione. Ma il tratto che lo distingueva era la coerenza e un retroterra culturale robusto. Sapeva essere anche sferzante. E pochi erano capaci di resistergli. Tant'è che Peppino Simonetta, altro personaggio che in quanto a lingua non aveva nulla da invidiare, gli diceva celiando che la vipera aveva meno veleno di lui. Filippo era di una grande umanità. Sapeva essere debole con i deboli e forte con i forti … Insomma, un uomo di grande tempra.
Razzino Lo Presti era molto più riservato. Era di una pudicizia sconcertante. Se gli capitava di scambiare qualche battuta in presenza di donne diventava tutto rosso e imbarazzato. Il cugino Filippo qualche volta lo prendeva in giro. Ma era il carattere. E difficilmente sarebbe stato possibile correggerlo.
Questi due personaggi di una Mistretta a cavallo tra gli ultimi anni cinquanta ed i primi dei sessanta hanno lasciato una traccia profonda nella mia memoria. In fin dei conti noi siamo il passato. Come dice Eliot il tempo passato è nel tempo presente e il tempo presente è nel tempo passato, se tutti e due forse sono nel tempo futuro, tutto il tempo è presente. Come faccio a fare a meno del ricordo di loro?
Caro Alessandro, mi piacerebbe incontrarti sapendo che sei il nipote di uno zio che è stato un grande uomo. Ed è un vero peccato che nessuno si ricordi di loro. Il primo ha segnato la politica mistrettese, il secondo ha rappresentato un capitolo della storia del liceo classico. Qualche anno addietro ad un esponente della destra nazionale di Rieti parlai di Filippo Di Salvo. Lo conosceva. Sembra una beffa del destino: in una città laziale c'era qualcuno che si ricordava di Filippo Di Salvo e a Mistretta no. Il che mi dispiace.
Ciao Alessandro. Alfonso Marchese
31/08/09 5:58:26 pm
Non possedendo la mail di Alfonso Marchese utilizzo nuovamente della sua cortesia, rispondendo anzi ad entrambi per ringraziarvi di avermi fatto nuovamente incontrare Pino, attraverso la rievocazione di episodi che denotano una precisissima ed intima conoscenza dell'uomo. Pino era proprio così e certo troverebbe agevole nella sua (anche auto) ironia schernirsi dinanzi ai complimenti da noi profusi e "sfotterci" adeguatamente, se solo potesse leggerci. Anch'io avrei piacere a incontrarvi, così come avrei piacere a rivedere Don Lillo Lombardo, mio aristotelico Maestro di filosofia, insegnata, come si conviene ai dettami del metodo peripatetico, lungo il Corso di Mistretta. Mistretta ha partorito davvero, prima ancora di grandi personaggi, delle belle persone! Purtroppo, non potrò essere questo mese di settembre, ma lo prendo come un impegno rispetto al quale la diversa latitudine del nostro vivere quotidiano non deve costituire ostacolo insormontabile. Vivo a Merate in Provincia di Lecco, ma capito, se non spesso, talvolta a Roma e più sovente in Sicilia per lavoro. Peraltro, se doveste passare da queste parti... Cordiali saluti e a presto. Alessandro
Alfonso Marchese, scrittore e giornalista de "Il Messaggero"
da Spoleto scrive
Sabato 02/05/09 - 5:51:35 pm
"Perduti e ritrovati". La nostra generazione o meglio il gruppo più irrequieto della classe '45-'48, di cui il sottoscritto portava la bandiera per le sue stravaganze e incursioni parossistiche che destavano scandalo, veniva inserito nella categoria dei cosiddetti "perduti". E cioè privi di ogni possibilità di riscatto. Insomma, di dannati della terra. Ora, a distanza di decenni, non sarebbe male che quei "perduti" di un tempo si ritrovassero nel luogo della loro giovinezza. Questa volta senza furti di galline o vendite furtive di olio, provole e quant'altro per tirare avanti con le spese di gioventù. Dirò di più, almeno per quel che mi riguarda: eravamo poveri in canna, eppure trovavamo l'effimero più indispensabile del necessario. Il risultato di una ipotetica Amarcord: o pietosa o di grande effetto emotivo. La mia è una proposta. Che molto probabilmente non attraccherà ad alcun porto. Già la volontà era poca allora, figurarsi adesso con l'arteriosclerosi incombente e le giunture scricchiolanti. Anche se trovo azzeccata l'affermazione di lord Darlington, personaggio di Oscar Wilde: "l'anima nasce vecchia e invecchiando diventa giovane".
Con affetto,
Alfonso Marchese - Spoleto
MISTRETTANEWS RISPONDE/Contatto dal dominio www.mistretta.eu
Sabato 02/05/09 - 7:06:23 pm
Carissimo Alfonso, ci siamo perduti. Non c'è dubbio. Possiamo ritrovarci. Anche come "compagni di scuola". Che non fummo, perché tu, per me, fosti un singolare docente di filosofia che aveva i connotati del "personaggio mitico". Per me non fosti mai "un dannato"; per la chiacchiera dominante mi pare di si. Certo è che quella tua breve supplenza al liceo "Manzoni" è rimasta indimenticabile. Mi è rimasta "dentro". Incancellata. Incancellabile. Ho cominciato a ritrovarti leggendo, poi, i tuoi romanzi. Poi, ci ha, in qualche modo, unito l'esperienza giornalistica, che io, successivamente, ho messo da parte per varie ragioni: di vita, d'amore, di famiglia...
...dunque: il ritorno. Una volta scrissi un pezzo sul periodico "Il Centro storico" che era, appunto, intitolato "Ritorno a Itaca". Non lo capì nessuno. L'idea di "ritornare al centro" venne equivocata. Una "filosofia dell'essere al centro" non è facile da farla digerire a chi scambia il ritorno al centro (altrimenti detto ombelico del mondo) come una terapia al dolore dolciastro della nostalgia dolciastra. Mettemmo da parte l'iniziativa. Che voleva mettere insieme quella "materia oscura" a cui tutti apparteniamo: Itaca o città di Astarte che sia... Sono disponibile a ogni incontro e ritorno. Anche se ardente e bruciante. Ma non nello stile del raduno dei "vecchiotti" quaranta-cinquantenni sul viale del tramonto o al traguardo della pensione. Anzi...
Nel mio sito, fatto per dimostrare che quella "materia oscura" di cui sopra c'è ancora, ho inserito, appunto, alcune pagine onde ristabilire contatti perduti. Compreso il tuo, non si è superata la quota di quattro contatti. Non mi aspettavo una partecipazione di massa. Ad ogni modo, un'occasione di incontro potrebbe essere il tuo nuovo libro. Parliamone. Con Max e altri. Vediamo. Questa estate si potrebbe organizzare una serata in cui non solo presentare il tuo nuovo romanzo ma, soprattutto, leggerne alcune pagine. Ovviamente, siccome la cosa mi stuzzica molto, sarei felice se fosse il sottoscritto a leggere alcune tue pagine. In attesa che il ritorno maturi, nei prossimi giorni, pubblicherò nel sito sia la tua e-mail sia la mia. Quando Ciccio Di Bernardo mi manderà la sua recensione ovviamente la pubblicherò nel sito e anche nel periodico locale "Mistretta senza Frontiere", della cui redazione mi occupo. (...)
Un abbraccio da Tatà Lo Iacono
Padre Achille Passalacqua
CERCA
Giovedì 26/02/09 - 1:53:37 pm
Galeotto di un Tatà! Mi hai messo un'altra pulce nell'orecchio: il servizio militare. E' come se si fosse aperta una pagina dimenticata: Umberto Li Puma da Catania, un simpaticone che si prese la licenza elementare in caserma nel lontano 1977 (Caserma Turba); Vito Asaro, da Mazara del Vallo (quattro pagine di elenco telefonico!), che ha fatto il "Carro" alla Cecchignola, con me nel 1976. E un sottotenente etneo, credo AUC, un testa di…, che, comunque, ho perdonato e rivedrei volentieri, tale Signorello.
Nostalgia = dolore della mente (nous).
Ci vuole un analgesico.
Abbracci. Padre Achille Passalacqua
Lunedì 23/02/09 - 10:54:06 am
Appello tipo "Chi l'ha visto"?
Vorrei tanto rivedere quattro miei compagni di scuola delle Scuole Elementari, alunni come me dell'indimenticabile maestra Porrello: Antonio Marchetta, (?)Bellia, (?)Romano (stava sopra S. Maria, vicino ai Salamuneddi, e Umberto Siciliano (suo papà fu direttore del Banco di Sicilia, quando era a Palazzo Faillaci).
I primi due credo fossero figli di militari o agenti di custodia; di orgine catanese sicuramente Bellia (con cui facemmo memorabili scazzottate per via delle strummule professionali che rigonfiavano paurosamente i calzoni). Di Umberto ricordo qualcosa di piemontese e da giovin signore che dava a tutti sui nervi, ma in fondo era un pezzo di pane.
Chissà che il web ci possa riunire ancora, dopo 44 anni!
Grazie ancora e saluti e tutti. Padre Achille Passalacqua - Rocca di Caprileone (Messina)
Pippo Mancuso (Mistretta)
CERCA
Carlo Serrano.
SEBASTIANO LO IACONO
CERCA
Antonio Marchetta, da Agrigento.
Michele Bartolotta, da Reitano.
Cugini/Famiglia Antonino Noto (Motta d'Affermo)-Angela Gentile (Mistretta),
da genitori emigrati negli USA (Anni '50)/Smtihtown/Passaic
I camerati-commilitoni del 52esimo "Reggimento Fanteria delle Alpi", altrimenti detti "Cacciatori delle Alpi", conosciuti a Tarcento, in Friuli, in occasione del servizio militare. Avevamo cravatta rossa garibaldina. La parola d'ordine, quando si rompevano le righe, era, appunto: "Obbedisco!", come quella del famoso telegramma di don Peppino Garibaldi al Re d'Italia, in epoca risorgimentale. A Tarcento, Attimis e Platischis conobbi vari ragazzi, di cui uno di Paternò e un paio catanesi.
Nomi e cognomi dimenticati.
Ce n'erano altri veneti e friulani.
Con questi ultimi condivisi la tragica esperienza del terremoto del Friuli del 6 maggio 1976.
Uno si chiamava Buson e l'altro Salvan, o giù di lì.
Quella notte tremenda del sisma, che durò ben 59 secondi, ci abbracciamo: per poi perderci...
CONTATTI AVVENUTI
Lirio INSINGA - Brianza Nord-Est Lombardia
Venerdì 10/04/09 - 6:23:00 pm
Intanto, un abbraccio fraterno a tutti. Mi tremano le mani. Sono stato contattato da mio cugino, Sergio Portera (il figlio di Nino, quella della putìa [bottega, n.d.r.] di frutta e verdure, in piazza). Navigando, ha letto un articolo su di me, facendomi venire la saudade mistrettese. Dopo mezz'ora buona di conversazione, mi ha parlato del sito. Non ho parole per il bel lavoro che hai fatto. Sono venti anni che non metto piede nel paesello natio. Ti ricordo sempre con affetto. Mi sono commosso vedendo le tue foto, ai tempi del liceo. Ho rivisto in pole-position mia sorella Nuccia. Un arrivederci a presto e un abbraccio che comprende "GLI ELFI", sino all'attuale gioventù mistrettese che, purtroppo, non conosco. Un saluto particolare a Enzo Salanitro, Filippo Giordano, Achille Passalacqua e al mio compagno di Liceo, Nello Zingone.
Grazie di cuore da Lirio Insinga - Brianza Nord Est Lombardia
Domenica 12/04/2009 - 19.06
Caro Tatà, ti ringrazio tantissimo per questo contatto col mio caro ex-compagno di liceo, Lirio Insinga. Ne avevo perso le tracce sin da quando tornò a Mistretta giusto il tempo per il funerale del papà, ormai circa dieci anni or sono. Grazie all'indirizzo e-mail lo contatterò immediatamente.
Ti saluto. Nello Zingone. Mistretta
Domenica 12/04/2009 - 19.59
Ti ringrazio di avermi mandato il messaggio di mio cugino Lirio. Comunque, per me è un piacere pubblicizzare il tuo sito, in quanto lo considero una vera e propria enciclopedia multimediale su Mistretta. Che ne dici di preparare per questa nostra bella città un bel dvd? Io la butto là: vedi tu. Con l’occasione ti invio, in allegato, una seconda foto della gita di Barcellona.
Saluti Sergio Portera. Mistretta
Domenica 12/04/2009 - 20.07
Caro Lirio, che sorpresa risentirti vent'anni dopo! Ti ricordo come braccio destro di Tatà mentre sponsorizzi i suoi libri. Avevamo perso le tue tracce e non sapevo che fossi un collega (a distanza) di Sergio Portera. Mi fa piacere scoprirti ora con l'incarico di comandante. Colgo l'occasione per fare a te e a tutti gli amici che hai citato nella tua mail gli auguri (tardivi) di Buona Pasqua. Approfitto della presente, anche per rendere edotto te e gli altri amici che hai citato, che di recente ho curato qualche altro ulteriore lavoro che potrete visionare sul sito al link diretto http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3963 dove qualcuno di voi, senza saperlo, si ritrova in copertina. Di tale ultimissimo libro, fresco fresco, non ho ancora alcuna copia neanche io. Le aspetto a breve. Cliccando sulle copertine che appaiono è possibile ispezionare le prime otto pagine e farsi una vaga idea. Diversi di tali lavori sono delle riedizioni di opere già in precedenza pubblicate. Claudio La Ferrara e Enzo Salanitro, che ogni tanto si ritrovano a Catania a strimpellare (Pardon! Suonare e cantare molto dignitosamente) canzoni degli Anni Verdi saranno, come gli altri, contenti di questa tua improvvisata. Un caloroso abbraccio a tutti.
Filippo Giordano. Mistretta
"Per Alice", esecuzione di Totuccio Currieri